Solvay ha deciso un aumento della produzione del proprio fluoroelastomero (FKM) per far fronte alla forte domanda dei suoi clienti globali, che si sta mantenendo elevata nel tempo soprattutto per la produzione di guarnizioni ad alte prestazioni. Le applicazioni finali nei motori ibridi e a basse emissioni (ICE), così come quelle nell’industria dei semiconduttori sono i driver principali di questa solida crescita. China ha considerevolmente potenziato la propria capacità produttiva grazie all’entrata in funzione di un nuovissimo impianto in Cina, a Changshu, e si avvale ora di siti produttivi praticamente in tutto il mondo, tra Stati Uniti, Europa e Asia. La produzione di specifici gradi vulcanizzabili di FKM perossido e di terpolimero bisfenolico.
Le produzioni di queste sostanze saranno potenziate sia a Changshu che nell’impianto italiano di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria. La capacità produttiva dei due impianti, combinata, sarà espansa del 30% entro il quarto trimestre 2019, soprattutto per supportare le richieste crescenti di Tecnoflon®, il fluoroelastomero FKM prodotto dal gruppo. «Questa organizzazione della produzione – ha osservato Mike Finelli, presidente a livello globale della business unit Solvay Specialty Polymers – ci consente di gestire in modo strategico e di modulare la produzione per concentrarla laddove c’è maggiore richiesta del prodotto. Inoltre ci consente di mantenere costante il livello delle scorte per anticipare appieno le necessità della nostra cliexntela».
La famiglia Tecnoflon® di fluoroelastomeri e di perfluoroelastomeri è riconosciuta per l’elevato range termico di operatività (vedi il grafico a fianco), per la resistenza chimica e per l’affidabilità a livello di prestazioni negli ambienti più sfidanti, dove sono essenziali l’elevata purezza del materiale e una lunga vita utile. I prodotti Tecnoflon® sono compatibili con un’ampia varietà di fluidi, lubrificanti, carburanti, chemicals e additivi e sono progettati per essere impiegati in applicazioni sfidanti di guarnizioni , in presenza di sostanze chimiche aggressive e temperature particolarmente elevate. Condizioni che si riscontrano soprattutto nei settori automotivi, aerospaziale, nell’industria chimica di processo, nell’oil&gas e nei mercati dei semiconduttori e dell’energia. Le applicazioni finali tipiche sono o-ring, guarnizioni, collettori e parti stampate complesse.