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L’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Gomma (ETRMA) ha trasmesso alla Commissione Europea le proprie osservazioni in merito all’aggiornamento della Strategia dell’UE per la Bioeconomia. L’associazione sottolinea il ruolo centrale del settore nella transizione ecologica, attraverso l’uso crescente di materiali bio-based e riciclati.

Da decenni l’industria dei pneumatici fa largo uso di gomma naturale, derivata principalmente dall’Hevea brasiliensis, ma oggi sta anche investendo in nuove fonti alternative come il guayule e il dente di leone russo, per ridurre la dipendenza dalle importazioni. Parallelamente, crescono l’impiego di oli vegetali (soia, colza, girasole) e l’interesse verso filler sostenibili come la lignina e la bio-silice da lolla di riso. Innovazioni sono in corso anche per ottenere polimeri sintetici da fonti rinnovabili, come il bio-butadiene e il bio-isoprene.

Nel documento, ETRMA formula tre raccomandazioni principali: sostenere la strategia dei produttori di gomma con accordi commerciali sostenibili, partenariati internazionali e accesso ai fondi UE per sviluppare materiali bio-based alternativi; chiarezza normativa sui materiali circolari, in particolare quelli derivati da pneumatici a fine vita, promuovendo criteri UE armonizzati per il loro riutilizzo come materie prime seconde; garantire un approvvigionamento sostenibile e resiliente di biomassa, valorizzando il contributo dei materiali bio-based anche nel quadro della normativa Ecodesign per i prodotti sostenibili.

Secondo ETRMA, con un adeguato sostegno normativo e finanziario, il settore può accelerare l’uso di materiali rinnovabili e circolari, contribuendo in modo decisivo a una bioeconomia europea più forte, sostenibile e competitiva.

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