Pirelli ha reso noto un aggiornamento del patto parasociale tra i principali azionisti, Camfin e Marco Polo International Italy (MPI Italy), in cui emergono posizioni divergenti sul tema del controllo della società.
In particolare, Camfin sostiene che, anche alla luce dell’ultima assemblea degli azionisti del 12 giugno – dove il bilancio 2024 è stato approvato con il 57,07% dei voti, mentre MPI Italy ha espresso il 42,90% di voti contrari – non esista un soggetto in grado di esercitare il controllo su Pirelli ai sensi dell’art. 93 del TUF (Testo Unico della Finanza).
MPI Italy, invece, ribadisce di detenere tale controllo, in quanto società indirettamente riconducibile al gruppo statale cinese Sinochem, tramite CNRC.
L’aggiornamento, disponibile sul sito di Pirelli, è stato redatto ai sensi del Regolamento Emittenti Consob ed è stato depositato presso il Registro delle Imprese. La questione si inserisce nell’ambito delle complesse relazioni azionarie e delle prescrizioni imposte dal Governo italiano con il “Golden Power”, volto a garantire l’autonomia e la sicurezza strategica di Pirelli, in particolare su governance, tecnologia e rapporti industriali.