Nel corso dell’ultimo trimestre si è osservato un allentamento della pressione al rialzo sulla maggior parte delle materie prime utilizzate nell’industria della gomma e sembra che ci sia spazio per una tendenza al ribasso nei prossimi mesi: sono queste le considerazioni fatte a inizio novembre da Paul Hallas, amministratore delegato di SPC Rubber Compounding, insieme a David Shaw, amministratore delegato di Tire Industry Research, i quali analizzano regolarmente i prezzi delle materie prime del mercato della gomma, provando ad identificare le tendenze e i modelli che indicano dove potrebbero andare i prezzi nel prossimo futuro.
Sebbene molti impianti di elastomeri sintetici e prodotti chimici per l’industria della gomma stiano producendo a piena capacità, soprattutto in Europa, e presumibilmente lo faranno anche nei prossimi sei mesi (e forse oltre), sembra che a livello mondo ci sia una capacità produttiva sufficiente per garantirne la disponibilità. I clienti stanno sfruttando le loro catene di approvvigionamento globali, il che porta all’aspettativa di un allentamento dei prezzi nei prossimi mesi. Inoltre, il rallentamento globale della produzione di veicoli sta diminuendo la domanda e conseguentemente liberando capacità di materiali elastomerici.
Come noto, da inizio luglio sono vietate le importazioni di nero di carbonio e di tutti gli elastomeri dalla Russia nell’UE. Questi divieti sembrano essere efficaci, anche se ci sono scappatoie con piccoli volumi di materiale spedito attraverso vari paesi terzi.
Ad esempio Cina, India e alcuni altri paesi, che non hanno imposto sanzioni, continuano a ricevere regolarmente materiale russo; è possibile che parte di questo materiale venga riconfezionato e ri-etichettato per altri mercati, anche se gli autori ritengono che si tratti solo di una piccola frazione.
Inoltre, una chiara conseguenza dell’importazione e utilizzo in Cina di materiale russo è la disponibilità degli stessi materiali, ma prodotti in Cina, all’esportazione nelle varie parti del mondo.
Relativamente al settore Automotive occorre prendere in considerazione non solo il rallentamento della produzione complessiva, ma anche quella dei veicoli elettrici, contrariamente alle aspettative di molti, e questo sta avendo un effetto misto sui mercati. Alcuni elastomeri, come l’HNBR, sono utilizzati anche nella produzione di batterie. Almeno due aziende stanno aggiungendo capacità produttiva per far fronte alla domanda prevista dai produttori di batterie, ma questa domanda non si è concretizzata. Come conseguenza, l’HNBR delle nuove linee è ora maggiormente disponibile per le applicazioni convenzionali.
Un altro aspetto da prendere in considerazione è lo sciopero dei portuali statunitensi, che è stato, almeno temporaneamente, risolto. Una data chiave da monitorare è gennaio 2025, quando i lavoratori portuali saranno chiamati a votare sull’offerta salariale rivista.
(L’articolo completo sarà pubblicato sul fascicolo di dicembre de L’Industria della Gomma).