Una delle novità più interessanti della seconda edizione di Solids Parma, l’evento che riunisce le aziende produttrici di macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali in forma polverulenta, granulare e dei solidi sfusi, in programma a Parma il 5 e 6 giugno, sarà l’Area Recycling.
Questo spazio sarà dedicato all’esposizione di tecnologie e soluzioni all’avanguardia per il recupero, il trattamento, lo smaltimento e la valorizzazione degli scarti di produzione. Sarà fisicamente delimitato, ma, tramite una segnaletica distintiva, includerà anche le aziende che, pur non specializzate unicamente nel recycling, offrono macchinari e soluzioni trasversali adatti al riciclo dei materiali.
La combinazione tra Solids e il tema del recycling offre numerose opportunità di sinergie sia per gli espositori che per i visitatori, poiché molte delle tecnologie per i solidi sfusi trovano applicazione nel settore del riciclaggio.
L’Area Recycling sarà il punto di incontro per espositori e visitatori interessati a scoprire i processi avanzati di selezione, separazione, macinazione, stoccaggio, dosaggio e trasporto dei materiali per vari settori, inclusi plastica, ceramica, agroalimentare, vetro, legno, chimico-farmaceutico, alimentare, batterie, RSU, automotive, carta, gomma, alluminio e metalli.
La gestione di granulati, polveri e solidi sfusi richiede il riciclo dei materiali in modo efficace ed efficiente. Il reintegro dei materiali riciclabili nel ciclo di produzione è essenziale per un uso responsabile delle risorse, vista la scarsità di materie prime e l’inquinamento ambientale. Pertanto, sono fondamentali le tecnologie che consentano lo smaltimento, il recupero e la valorizzazione degli scarti di produzione.
L’Italia si posiziona ai vertici, in Europa, per il riciclo delle materie. Il settore del riciclo in Italia ha un fatturato di circa 13,5 miliardi di euro e impiega oltre 97.000 addetti. L’introduzione di nuove tecnologie di riciclo è cruciale per la crescita del mercato delle macchine per il riciclaggio, che attualmente, in Italia, ha un valore di circa 1,5 miliardi di euro, con una previsione di crescita del 5% annuo.
Le aziende italiane del settore lavorano nel mercato globale e si distinguono per i consistenti investimenti in ricerca e sviluppo. Gli scarti provenienti da processi produttivi possono essere trasformati in risorse, creando un sistema più sostenibile e contribuendo alla transizione verso un’economia circolare. Questi materiali, definiti secondari, possono dunque essere recuperati e re-introdotti nel ciclo produttivo, anziché smaltiti in discarica o inceneriti (generando inquinamento e spreco di risorse).
Il primo passo è senz’altro la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei dipendenti e degli stakeholder sull’importanza delle azioni di riciclo, oltre che gli investimenti in ricerca e sviluppo con la conseguente adozione di tecnologie avanzate, come ad esempio la separazione automatica dei materiali e i processi di rigenerazione.