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Il 19 gennaio, nel corso di una conferenza stampa, ISP Group (Independent Service Providers) ha illustrato la visione delle 10 associazioni aderenti (Adpa, Airc, Cecra, Clepa, Egea, Etrma, Region I, Figiefa, Insurance Europe, Leaseurope) relativamente alla gestione delle informazioni (dati) raccolte dai veicoli durante l’uso.

Del tema avevamo già parlato lo scorso dicembre. Con la nuova dichiarazione stampa congiunta, ISP Group chiede un intervento urgente della Commissione sulla legislazione relativa ai dati dei veicoli e ribadisce il notevole potenziale per una mobilità più sicura, più intelligente e più conveniente che viene sacrificato a causa della mancanza di norme che regolamentano l’accesso ai dati dei veicoli.

Secondo ISP Group, i produttori di veicoli hanno un controllo quasi monopolistico sui dati generati dai veicoli che sono di proprietà dei consumatori e delle imprese europee. Ciò limita fortemente la scelta dei servizi innovativi che i fornitori di servizi indipendenti potrebbero fornire, se invece avessero pari accesso ai dati dei veicoli. Il gruppo chiede quindi alla presidente Ursula von der Leyen di presentare urgentemente la proposta legislativa sull’accesso ai dati sui veicoli, in lavorazione ormai da otto anni.

Il gruppo di 10 rappresentanti di fornitori di servizi automobilistici indipendenti rappresenta l’80% del valore economico dell’industria automobilistica europea, comprendendo i fornitori e i distributori di componenti automobilistici del continente, le officine e i loro fornitori di tecnologia, le società di servizi di mobilità, il settore assicurativo e i consumatori.

La maggior parte dei veicoli moderni è connessa e offre un immenso potenziale per una mobilità più sicura, intelligente e conveniente per i consumatori e le imprese europei. Tuttavia, il controllo quasi monopolistico dei dati relativi ai veicoli da parte dei produttori sta ostacolando lo sviluppo dei servizi che i fornitori di servizi indipendenti potrebbero offrire. Ciò limita l’innovazione dei servizi e la concorrenza, restringendo la scelta dei consumatori e delle imprese, facendo salire i prezzi ed erodendo la posizione competitiva dell’Europa a livello globale.

Il gruppo sottolinea che il piano promesso da tempo dalla Commissione Europea per una legislazione settoriale sull’accesso ai dati, alle funzioni e alle risorse di bordo è più necessario che mai.
Il Data Act non affronta né la struttura quasi monopolistica del mercato, né i requisiti tecnici dell’industria automobilistica per rendere possibile l’accesso equo ai dati. L’azione è urgente a causa del vuoto normativo che ci sarà a luglio, quando entreranno in vigore le nuove leggi sulla sicurezza informatica, che potrebbero portare alla progressiva chiusura dell’unico mezzo indipendente di accesso remoto ai dati del veicolo (la porta diagnostica di bordo).

L’UE deve garantire con urgenza la parità di accesso ai dati generati dai veicoli per tutti gli attori del mercato, adottando una legislazione specifica per il settore che tuteli la scelta dei consumatori e incoraggi una vera concorrenza e gli investimenti nella trasformazione digitale e nelle imprese basate sui dati. Ogni giorno di ritardo soffoca l’innovazione europea, la creazione di posti di lavoro e la mobilità più sicura, intelligente, sostenibile e conveniente che i cittadini e le imprese europei meritano.

(Foto di metamorworks da iStock)

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