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Bridgestone e Michelin hanno pubblicato un libro bianco per condividere i risultati del loro lavoro sul maggiore utilizzo del nero di carbonio di recupero nell’industria degli pneumatici.

Le indicazioni della Comunità Europea sul recupero di materiale dei manufatti a fine vita sono particolarmente complesse da perseguire nel caso degli pneumatici. A differenza di molti manufatti plastici, gli pneumatici infatti sono ottenuti da mescole di più elastomeri, con molti additivi (numericamente e quantitativamente) e per di più vulcanizzate (reticolate). Il polverino di pneumatico è difficile da impiegare a concentrazioni elevate, anche se de-vulcanizzato, negli pneumatici di nuova costruzione. Diverso sembra essere il caso del nero di carbonio che si ottiene dal trattamento pirolitico degli pneumatici a fine uso.

Per questo motivo le due maggiori aziende produttrici di pneumatici al mondo si stanno concentrando sul nero di carbonio di recupero.

A seguito dell’action call congiunto relativo al nero di carbonio di recupero alla conferenza rCB Smithers (rCB = recycled Carbon Black) del 2021, Bridgestone Corporation e il Gruppo Michelin hanno pubblicato congiuntamente un libro bianco per condividere i risultati del loro lavoro con le parti interessate (stakeholder) al rCB per sviluppare una proposta di standardizzazione globale con lo scopo di favorire l’incremento dell’utilizzo del nero di carbonio di recupero negli pneumatici. Il libro bianco congiunto intitolato “Bridgestone e Michelin: linee guida sul nero di carbonio di recupero” è disponibile su rcbrubber.com.

Nel 2022, le due società hanno pubblicato un documento di sintesi incentrato sull’iniziativa congiunta per aumentare l’uso del nero di carbonio di recupero. Il documento delinea le ragioni alla base di questo importante call to action e gli obiettivi che Bridgestone e Michelin intendono raggiungere attraverso questa collaborazione.

Bridgestone e Michelin hanno collaborato sia con i fornitori di nero di carbonio di recupero (rCB) che con e altri stakeholder nella catena di fornitura (o del valore) per definire le proposte iniziali di standardizzazione, inclusi la definizione dei gradi, delle specifiche tecniche nonché una sensibilizzazione sui requisiti di qualità e di prestazione richieste dall’industria degli pneumatici. Le due società hanno prodotto una serie di definizioni, proposte di specifiche e linee guida per i requisiti normativi, nonché una base per sostenere la crescita del settore dell’industria dei rCB.

Si stima che a livello globale un miliardo di pneumatici, pari a circa 30 milioni di tonnellate di materiali, raggiungano ogni anno la fine della loro vita utile. Molte delle sfide tecniche legate all’uso di materiali riciclati e recuperati dagli pneumatici a fine vita sono note, ma permangono significative barriere di mercato al raggiungimento della circolarità dei materiali nella scala necessaria per realizzare questa circolarità nel mondo degli pneumatici. Oggi, meno dell’1% di tutto il nero di carbonio utilizzato a livello globale nella produzione di pneumatici nuovi proviene da quanto recuperato negli pneumatici a fine vita e questo a causa di una catena di approvvigionamento non ottimale per il recupero e il riutilizzo del nero di carbonio fumo.

“Il passaggio da una catena del valore lineare a una circolare rappresenta una sfida cruciale che richiede un cambiamento di mentalità e una maggiore adattabilità. La partnership tra Bridgestone e Michelin costituisce un ottimo esempio di questa transizione, volta a favorire lo sviluppo di una nuova catena del valore per il nero di carbonio di recupero. La conversione degli pneumatici fuori uso in materiali all’avanguardia che possono essere riutilizzati nei nostri pneumatici segna un significativo passo iniziale verso il raggiungimento del nostro obiettivo del 40% di materiali sostenibili riciclati e rinnovabili entro il 2030”, ha affermato Fabien Gaboriaud, Senior Vice President di Materiali sostenibili e circolarità di Michelin.

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