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L’annuale assemblea dei soci di Amaplast, che si è svolta mercoledì 28 giugno presso la cantina Cà del Bosco a Erbusco (BS), ha deciso le nuove cariche per il biennio 2023-2025: Massimo Margaglione (Gefit SpA), che negli ultimi 4 anni ha ricoperto la carica di Vice-Presidente, è il nuovo presidente dopo Dario Previero. Eletti anche i due Vice-Presidenti: riconfermato Gabriele Caccia (Syncro Srl) e nominata Barbara Ulcelli (IMG Srl).

Il nuovo Presidente Massimo Margaglione ha indicato le linee guida del suo mandato: “In qualità di neopresidente di Amaplast ritengo di dover innanzitutto scegliere di dare continuità alle importanti iniziative intraprese dal mio predecessore. A tal fine mi impegnerò a promuovere, sostenere e attuare quello spirito collaborativo nato tra la nostra associazione, Acimac e Ucima, affinché si possa attuare un vero organismo federato che rafforzi la nostra posizione nel panorama confindustriale italiano. La tutela degli interessi dell’industria della plastica e dei relativi beni strumentali è oggi un’innegabile priorità e necessità. Occorre lavorare con i governi, le istituzioni e le organizzazioni nazionali al fine di orientare politiche favorevoli al nostro settore e per contrastare la percezione negativa della nostra industria, vista spesso e ingiustamente come colpevole delle deturpazioni ambientali che ci circondano.

Oltre a questo, Amaplast continuerà a fornire supporto e assistenza al fine di informare e spesso anche formare le imprese associate sui temi delicati e ormai imprescindibili quali la sostenibilità e la responsabilità sociale delle imprese, la transizione ecologica, l’economia circolare, la normativa SUP, le prossime modifiche alla direttiva europea sugli imballaggi. Continuerà inoltre a essere un attore attento e attivo al fianco dei Soci per accompagnarli nel dedalo dei mutamenti normativi e per coadiuvarli nell’affrontare le sfide del mercato e per sfruttare le opportunità da esso derivanti. Desidero ringraziare il mio predecessore Dario Previero per lo straordinario lavoro svolto in questi anni. Da lui eredito un’associazione più forte, più dinamica, più presente nella fornitura di servizi qualificati agli associati e indubbiamente un’associazione maggiormente accreditata presso le istituzioni nazionali”.

I dati di settore

Oltre alle elezioni, l’Assemblea è stata anche l’occasione per un’ampia panoramica sul settore rappresentato dall’associazione. Il Presidente uscente Dario Previero ha illustrato nella sua relazione l’andamento dell’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, commentando i risultati emersi dalla terza edizione dell’Indagine Statistica Nazionale, svolta del Centro Studi MECS-Amaplast tra 397 aziende costruttrici (con 14.447 addetti) che, nel 2022, hanno generato un fatturato pari a 4,35 miliardi di euro, segnando un +8,1% sul 2021 e con una quota export del 72,7%.

Si tratta della seconda performance all time, raggiunta nonostante nel 2022 il settore abbia dovuto fronteggiare numerose difficoltà, come i limiti alle esportazioni in Russia, lo shortage di materie prime e componentistica e l’incremento dei costi energetici, ma non solo. Alcune di queste difficoltà non sono ancora del tutto risolte, ma probabilmente uno scenario mondiale in continuo cambiamento è il nuovo paradigma con cui le aziende dovranno confrontarsi abitualmente, sapendo dosare la cautela e la predisposizione al rischio. Un modo di agire che le imprese del settore hanno saputo interpretare al meglio negli ultimi anni, “parando” i contraccolpi economici degli eventi mondiali verificatisi dalla pandemia in poi e sapendo sempre rilanciare e guardare al futuro.

A permettere questo risultato storico all’intero settore è stato soprattutto l’export, che ha registrato un andamento particolarmente positivo sul finire d’anno, con un valore totale tornato sopra la soglia dei 3 miliardi di euro, attestandosi a 3,16 (+8,5% sull’anno precedente). Nel dettaglio, l’export dei costruttori italiani risulta in progressione sostenuta verso le principali macro-aree di destinazione: Europa comunitaria (+8%), Nord America (+6,6%), Europa non UE (+8%), Far East (+9%).

Quanto alle macro-categorie di macchinari destinate all’export, i sistemi per l’estrusione sono i più rappresentativi, con una percentuale del 20,8% sul giro d’affari totale della produzione italiana (con una crescita del 13,7% sul 2021). Seguono gli ausiliari (13,7%), le macchine a iniezione (9,5%) e le altre macchine (24,2%).

Il mercato interno è cresciuto rispetto al 2021 del 6,8%, con un giro d’affari di oltre 1,18 miliardi di euro.

La top 3 dei settori clienti è composta da imballaggio (40,6% del fatturato totale), automotive (15,9% del totale) ed edilizia (che vale l’11%).

Il 2023 si è aperto per tutta l’industria occidentale sotto un cielo più incerto, sia perché è venuto meno l’effetto rimbalzo post-Covid sia per il perdurare del conflitto in Ucraina, nonché per la zavorra di tassi di interesse e di inflazione che impattano sulla domanda globale. Ma il clima di fiducia tra le aziende costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma rimane alto, decisamente superiore agli indicatori macroeconomici: il 39% degli intervistati prevede anche per questo 2023 un miglioramento dei risultati, il 43% si attende stabilità, mentre il 18% è pessimista.

Intanto cresce l’attesa per il Plast, il salone internazionale dedicato alle tecnologie e ai materiali per il settore, organizzato da Promaplast, la società di servizi di Amaplast, in programma a Fiera Milano Rho dal 5 all’8 settembre: la fiera conta già oltre 1.200 iscritti, con diverse decine alla loro prima partecipazione e circa un terzo di stranieri.

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