Bridgestone prosegue il suo cammino verso la produzione di pneumatici sostenibili al 100%. Ora è al 75%, e ha annunciato di aver prodotto 200 pneumatici a questo livello di sostenibilità con gomma sintetica mescolata con plastica riciclata e gomma naturale ottenuta da arbusti di guayule coltivati nel deserto dell’Arizona.
Si tratta di pneumatici dimostrativi dei quali è in corso, presso alcune case automobilistiche, la valutazione congiunta di un loro utilizzo nella nuova generazione di SUV e CUV (Cross Utility Vehicle – Crossover) elettrici.
L’azienda ha confermato l’impegno a raggiungere l’obiettivo di utilizzare materiali sostenibili al 100% nei suoi prodotti entro il 2050. Lo ha dichiarato il Ceo di Bridgestone Global, Shuichi Ishibashi, nel corso di un briefing con i media e gli analisti del settore a Tokyo. Nel corso di questo evento, che si è svolto a febbraio, Ishibashi ha anche annunciato che la società sta progettando uno pneumatico per autovetture col 90% di materiali riciclati e rinnovabili.
Gli pneumatici al 75% di sostenibilità sono stati progettati presso l’Americas Technology Center di Bridgestone di Akron, Ohio, che ne ha anche messo a punto il passaggio dalla progettazione alla fase della produzione ad Aiken, Graniteville, Sud Carolina, nell’impianto di pneumatici radiali per veicoli leggeri adibiti al trasporto passeggeri.
Quello di Aiken è il primo impianto di produzione di pneumatici in America a ottenere la certificazione ISCC (International Sustainability & Carbon Certification) Plus per la trasparenza e la tracciabilità delle materie prime sostenibili, tra le quali quelle biologiche, bio-circolari e circolari.
L’impianto di Aiken gestisce anche un pannello solare di 8 acri (3,24 ettari circa), che fornisce energia rinnovabile a supporto dell’alimentazione elettrica dell’impianto. Un segno, anche questo, dell’impegno col quale la società procede sulla strada della sua trasformazione in azienda che adotta soluzioni sostenibili.
“Lo sviluppo della tecnologia per la produzione di pneumatici sostenibili al 75% attraverso l’utilizzo di materiali riciclati e rinnovabili rappresenta una pietra miliare del nostro percorso verso l’utilizzo di materiali completamente sostenibili e sottolinea i nostri progressi rispetto all’impegno di raggiungere questo traguardo entro il 2050”, ha dichiarato Paolo Ferrari, presidente e Ceo di Bridgestone Americas.
I materiali riciclati utilizzati nella produzione di questi pneumatici comprendono bottiglie di plastica per l’approntamento della gomma sintetica in combinazione con la gomma naturale, acciaio riciclato, nero di carbonio riciclato e nero di carbonio ricavato da fonti biologiche. Tutti materiali certificati ISCC Plus.
La gomma naturale utilizzata è stata ricavata da arbusti di guayule coltivato nel deserto dell’Arizona presso il centro Bridgestone di Ricerca e Sviluppo agricolo di Eloy, Arizona, e questi pneumatici sono i primi per utilizzo stradale a essere prodotti con la gomma naturale da guayule della Bridgestone.
L’azienda ha speso oltre 100 milioni di dollari in più di 10 anni di ricerca per lo sviluppo del guayule come fonte di gomma naturale alternativa a quella prodotta dall’Hevea Brasiliensis, che è coltivato principalmente nel Sud-Est asiatico, e punta ad avviare la produzione commerciale di gomma naturale da questa nuova fonte entro la fine del decennio. Inoltre, il guayule è una pedina importante nei piani di Bridgestone per realizzare il progetto della produzione di pneumatici da materiali sostenibili al 100% entro il 2050.
Lo sviluppo di pneumatici con il 75% di materiali riciclati e rinnovabili è perfettamente in linea, come afferma la società, con l’impegno E8 di Bridgestone, che consiste nel conseguimento di 8 valori che iniziano con la lettera “E” per contribuire a realizzare una società più sostenibile: Energy, Ecology, Efficiency, Extension, Economy, Emotion, Ease, Empowerment.