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L’ultimo report di Kaspersky sul panorama dei ransomware tra il 2019 e il 2020, appena reso pubblico, indica che il numero di utenti che utilizza sistemi di protezione del gruppo di origine russa e che ha incontrato un ransomware mirato è cresciuto del 767%. L’Italia è tra i 10 Paesi più colpiti. I ransomware mirati sono malware utilizzati per estorcere denaro a obiettivi di alto profilo, come aziende, agenzie governative ed enti comunali.

Non solo. Sempre Kaspersky indica che il 16% degli utenti italiani di pc, anche di aziende, utilizza ancora il sistema operativo Windows 7, per il quale Microsoft ha interrotto il supporto a gennaio 2020. Nonostante il sistema operativo continui ad eseguire tutte le sue funzioni senza problemi, quando arriva alla fine del suo ciclo di vita non viene più aggiornato dal fornitore, nemmeno per le correzioni di sicurezza critiche. Questo espone anche le reti aziendali a rischi, che si possono ridurre aggiornando il sistema operativo. La scelta più sicura, relativamente al mondo Microsoft, è Windows 10, attualmente usato dal 52% degli utenti italiani.

I dati di Kaspersky confermano indirettamente quelli rilasciati un mese fa da Clusit, l’Associazione Nazionale per la Sicurezza Informatica, nel suo Rapporto 2021. In particolare, rivela il rapporto, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – CNAIPIC ha riscontrato una crescita del 246% degli attacchi alle infrastrutture critiche, tra cui anche le aziende, rispetto all’anno precedente.

Nell’anno della pandemia, sempre secondo Clusit, gli investimenti in cybersecurity da parte delle aziende italiane sono inoltre rallentati, segnando soltanto un incremento del 4% rispetto all’anno precedente (nel 2019 la crescita era stata +11% rispetto al 2018). Da rilevare, tuttavia, che il 19% delle imprese ha diminuito nel 2020 gli investimenti in cybersecurity (contro il 2% del 2019) e che, in ogni caso, questi sono stati destinati principalmente alla gestione dell’emergenza, come evidente dalla crescita della spesa in Endpoint Security.

In rapporto al PIL il mercato italiano della cybersecurity è ancora molto limitato, con un’incidenza di appena lo 0,07% nel 2019, ovvero circa 4-5 volte in meno rispetto ai paesi più avanzati.
Vi ricordiamo che mercoledì 28 aprile, alle 9,30, L’Industria della Gomma organizza un webinar proprio su questo argomento e sulle strategie a disposizione delle imprese per proteggersi. Qui il link per iscriversi direttamente. Qui invece il dettaglio del programma.

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