Una nuova soluzione di Freudenberg Sealing Technologies studiata per gli ammortizzatori delle automobili semplifica, almeno secondo i tecnici della società controllata dal Gruppo Freudenberg, l’installazione della guarnizione in gomma posta tra l’alloggiamento e il pistone dell’ammortizzatore per renderlo più stabile, ridurre la frizione e anche l’usura di questo delicato componente.
Freudenberg Sealing Technologies ne ha dato notizia oggi, con un comunicato in cui illustra icontenuti dell’innovazione, che riguarda un prodotto realizzato dall’azienda fin dagli anni Settanta e prodotto, finora, in 27 milioni di pezzi ogni anno.
Fino ad oggi il sistema sigillante utilizzato all’interno degli ammortizzatori è consistito da un sistema a due parti, composto da un anello in gomma NBR che ha la funzione di mantenere in posizione la guarnizione vera e proprio, in gomma fluorurata. La nuova soluzione è invece una guarnizione con un profilo a cuneo che consente di semplificare la struttura del sistema, perché rende superflua la funzione dell’anello in gomma NBR. Il progetto semplifica anche l’installazione durante il processo di fabbricazione dell’ammortizzatore e ne rende più semplice anche la gestione logistica, perché richiede l’impiego di un minor numero di pezzi da stoccare e assemblare. I primi test con produttori di automobili indicano che il nuovo sistema risponde in modo immediato e preciso alle sollecitazioni prodotte dalla marcia, con risultati comparabili, e in alcuni casi anche migliori, rispetto alle guarnizioni tradizionali.
Il materiale di base utilizzato da Freudenberg Sealing Technologies è sempre una gomma FKM. La sua particolare geometria garantisce anche una maggiore tenuta nella parte a contatto con il pistone dell’ammortizzatore, soggetta a un’elevata pressione idraulica per effetto dell’olio contenuto all’interno del pistone. Si tratta di una pressione che può variare da 30 bar a 150 bar, a seconda dello stress dinamico. Al suo crescere la guarnizione è studiata in modo da deformarsi in maniera da produrre un’elongazione della lingua interna, aumentando l’effetto sigillante. Per ottenere questo effetto la guarnizione è stata progettata con un design specifico, utilizzato con un innovativo sistema di virtualizzazione, che consente di simulare gli effetti di diverse geometrie e di diversi materiali, fino a ottenere la configurazione teorica ideale. Terminata la simulazione vengono prodotti dei pezzi di prova per verificare in condizioni reali il funzionamento della soluzione.