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Prosegue a Düsseldorf il K2019, la fiera triennale per l’industria della plastica e della gomma che pare destinata a battere le cifre già eccezionali delle edizioni precedenti. In attesa dei numeri finali della manifestazione (confermati 3.330 espositori su 178.000 mq di esposizione) si respira comunque, tra gli stand degli espositori, in particolare quelli italiani, un clima positivo e una notevole soddisfazione per la qualità dei contatti avuti durante la lunghissima manifestazione, che ha aperto i battenti il 17 ottobre e li chiuderà domani, mercoledì 23.

Qualche operatore si attendeva un’edizione in tono minore, sulla scorta dei timori per l’andamento dell’economia globale, su cui incide la guerra dei dazi tra Usa e Cina. Ma, al contrario, l’industria della plastica, e quella della gomma in particolare, sembrano rispondere con decisione ai venti di crisi, con il lancio di nuovi progetti, sia a livello internazionale che italiani, che presuppongono anche investimenti in tecnologie di processo, macchinari e sistemi di controllo per la qualità.

Tra i trend emersi durante i 7 giorni della fiera di Düsseldorf spiccano quelli per rendere sempre più sostenibile l’industria della plastica e della gomma, attraverso concetti di economia circolare basati sul riciclo di polimeri ed elastomeri. Anche l’automazione sta prendendo sempre più piede nel settore, sia per quanto riguarda la movimentazione dei pezzi e il “feeding” delle presse a iniezione, sia nelle fasi di controllo della qualità, dosaggio e confezionamento. Non soltanto automazione classica, ma anche ampio ricorso alla robotica, all’intelligenza artificiale e ai sistemi Industry 4.0 di gestione dello stabilimento e della produzione, compreso l’impiego di realtà virtuale e aumentata nella progettazione e manutenzione di linee o semplici macchinari.

 

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