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Si è tenuta lo scorso 19 settembre la prima edizione di “Franciacorta Industrial Marketing 2019”, giornata di formazione rivolta alle aziende del settore gomma e plastica e ideata dagli esperti di Publidesign.it. Il seminario (lo avevamo presentato qui), supportato da partner altamente qualificati dello sviluppo d’impresa, era strutturato come esperienza immersiva nei nuovi strumenti messi a disposizione dell’industria contemporanea dal Marketing 4.0. Spiega Giuseppe Maremonti, CEO e Project Manager di Publidesign.it: «Con questo workshop abbiamo voluto azzardare una sfida, ovvero coinvolgere i rappresentanti di un settore produttivo storicamente radicato nel nostro territorio in un momento formativo su tecniche promozionali poco frequentate dal comparto e apparentemente distanti da esso. Siamo convinti che innovazione, crescita e pianificazione del futuro dell’impresa non possono prescindere da precise strategie che il marketing offre anche, forse soprattutto, alle piccole e medie imprese che intendano rendersi competitive, controllare il proprio segmento di mercato e il proprio posizionamento anche reputazionale nel contesto globale da protagoniste».
Un ragionamento che vale ancora di più per il settore gomma-plastica.

«La diffusione di una pregiudizio culturale verso la materia trattata, percepita come pericolosa», spiega Maremonti, «sta generando difficoltà per il comparto. Spesso inconsapevolmente, tuttavia, l’azienda ha già in sé gli “anticorpi” per contrastare questa tendenza e riconquistare porzioni di mercato tradizionale in arretramento, ma anche e soprattutto aprirsi a nuovi orizzonti di domanda grazie alle proprie attività di studio e ricerca o all’attenzione a nuovi materiali e alla sostenibilità dei cicli produttivi».

Come far conoscere questi aspetti ai potenziali clienti? Per esempio attraverso l’Inbound Marketing, vale a dire la capacità di attrazione di contatti non “a strascico” ma in maniera mirata. Trasferire informazioni utili ai propri potenziali clienti con naturalezza e spontaneità è la base per iniziare a costruire quel processo di fidelizzazione in grado poi di generare mercato divenendone interlocutori autorevoli.

Si è parlato anche di CRM, cioè Customer Relationship Management, sistema informativo che si integra con i gestionali (per esempio il Polimeric per il settore gomma) per misurare il livello di soddisfazione della clientela, velocizzare le procedure e i margini di errore o di incertezza che possono impattare sul fatturato.
«Le aziende che utilizzano il Marketing CRM massimizzano gli esiti dell’attività legata ai flussi commerciali», sottolinea Maremonti. «Da ricerche condotte su un campione di aziende B2B emerge che paradossalmente solo il 35% del tempo lavorativo di un reparto commerciale è dedicato squisitamente alla vendita. Un paradosso che abbiamo tentato di superare con una riflessione sull’efficacia del marketing, le cui prestazioni sono misurabili e valutabili, a patto che vengano gestite e impostate con lo stesso approccio ideale impiegato nei reparti produttivi».

Il seminario ha anche presentato casi concreti, come il MetodoPraxi, ideato da Francesco Smorgoni con la sua società Puntoexe: uno strumento per individuare e rimuovere i colli di bottiglia organizzativi che talvolta ostacolano la crescita di un’azienda. Luca Savarino di GOM ha illustrato invece i vantaggi delle soluzioni di metrologia 3D per analizzare gli stampi e correggere eventuali difetti ancora in fase di progettazione. Infine, Guido Pontoglio, co-founder @Language Master Academy, specializzato in formazione e comunicazione per l’estero, ha spiegato tutti gli errori che non si devono fare quando si gestisce una trattativa con clienti stranieri.

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