I dati relativi alle immatricolazioni del primo semestre 2019 pubblicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) mostrano il mercato nazionale dell’auto ancora in rallentamento sia a giugno che nel semestre: -2,1% a giugno, con 171.626 immatricolazioni (nello stesso mese del 2018 erano state 175.273 le vetture nuove vendute), e -3,5% nel primo semestre, nel quale le vendite sono state 1.082.197 contro 1.121.649 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Secondo il Centro Studi Promotor (CSP), le prospettive per il secondo semestre non sono ottimistiche. Stando ai risultati dell’inchiesta congiunturale condotta dallo stesso centro nell’ambito degli operatori del settore auto, il 48% dei concessionari interpellati, infatti, si aspetta un calo della domanda e il 50% ritiene che il mercato rimarrà stabile sui bassi livelli attuali delle vendite. Permane un clima di sfiducia sia dei consumatori che delle imprese determinato in buona parte, sempre secondo il CSP, dall’attuale situazione di stagnazione dell’economia nazionale.
I dati Istat di giugno dicono che l’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2010 = 100) è calato da 111,6 a 109,6 e quello del clima di fiducia delle imprese (Iesi, Istat economic sentiment indicator) pure è diminuito, passando da 100,2 a 99,3. In chiave con queste flessioni, è calata anche, rispetto a maggio, la propensione all’acquisto dei beni durevoli, tra cui l’automobile, da -46,5 a -56,3.
Per quanto riguarda le immatricolazioni, le marche nazionali hanno accusato un calo sia nel mese che nel semestre: -10,6% a giugno, con 39.236 vendite di auto nuove contro 43.885 e con la quota di mercato scesa dal 25,0% al 22,9%, e -11,6% nel periodo gennaio-giugno, con 269.992 unità vendute a fronte di 305.403 e la quota diminuita dal 27,2% al 25,0%.
Il gruppo FCA – Fiat, Alfa Romeo, Lancia/Chrysler, Jeep – ha chiuso il mese con 38.560 immatricolazioni a fronte di 43.428 del giugno 2018 (-11,2% e quota scesa dal 24,8% al 22,5%). In questo gruppo, bene Lancia/Chrysler, con 4.349 immatricolazioni contro 3.999 (+8,8%) e quota salita dal 2,3% al 2,5%, e bene anche Jeep, che ha totalizzato 8.425 vendite a fronte di 7.726 (+9,1%) e portato la quota al 4,9% dal 4,4%. In calo, invece, Fiat e Alfa Romeo: la Fiat è passata da 28.053 immatricolazioni di giugno 2018 a 23.232 di giugno di quest’anno (-17,2%), abbassando la quota dal 16,0% al 13,5%, e l’Alfa Romeo ha chiuso il mese con 2.554 vetture nuove vendute contro 3.650 dello stesso mese dell’anno scorso (-30,0%) e con la quota scesa dal 2,1% all’1,5%.
Nell’ambito delle altre marche nazionali, Maserati ha incrementato le vendite dell’8,6% (265 immatricolazioni su 244) e Lamborghini del 53,6% (43 su 28). Ferrari, invece, ha registrato una flessione del 17,5% (47 su 57).
Nel semestre il Gruppo FCA ha totalizzato 266.765 vendite, che hanno significato un calo del 12,0% rispetto al gennaio-giugno del 2018, quando erano state immatricolate 302.967 vetture nuove, e un calo della quota di mercato dal 27,0% al 24,7%. Anche adesso il brand Lancia/Chrysler si è distinto per il suo andamento positivo: +27,7%, con 34.684 immatricolazioni contro 27.161 e la quota di mercato salita dal 2,4% al 3,2%). Hanno chiuso il semestre col segno meno, invece, Fiat (-14,9%, con 170.606 immatricolazioni su 200.462), Alfa Romeo (-47,2%, 14.402 su 27.279) e Jeep (-2,1%, 47.073 su 48.065). Delle altre marche nazionali, Ferrari ha messo a segno un incremento del 20,2% (280 su 233) e Lamborghini una crescita dell’84,5%, con 190 su 103. Segno meno, invece, per Maserati (-20,1%, con 1.189 su 1.488).
Per quanto riguarda le immatricolazioni dei veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra fino a 3,5 t), i dati attualmente disponibili – elaborati dal Centro Studi e Statistiche di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) – si riferiscono a maggio 2019 e mostrano una crescita del mercato sia in questo mese (+6,6%, con 17.589 immatricolazioni su 16.498 del maggio 2018) che nel periodo gennaio-maggio (+6,5%, con 79.043 vendite di veicoli nuovi su 74.252 dello stesso periodo dell’anno scorso).
Anche per i veicoli industriali i dati disponibili, elaborati dall’Anfia, arrivano a maggio e mostrano, per gli autocarri con ptt superiore a 3,5 t, un mercato in crescita nel mese (+5,3%, con 2.324 libretti di circolazione rilasciati contro 2.206) e in calo nel cumulato dei primi cinque mesi dell’anno (-7,6%, con 10.838 su 11.726). Nel caso dei rimorchi e semirimorchi con ptt superiore a 3,5 t il mercato ha accusato una flessione sia nel mese (-16,1%, con 1.050 libretti rilasciati su 1.252) che nel periodo gennaio-maggio (-7,2%, 7.647 contro 8.240).
Nel comparto trasporto passeggeri – autobus con ptt superiore a 3,5t – nel mese di maggio il mercato ha registrato, complessivamente, una flessione del 14,9% (348 nuove unità vendute contro 409). All’interno di questo comparto, gli autobus adibiti al trasporto pubblico locale (TPL) sono diminuiti del 40,6% (rapporto vendite di 123 a 207); gli autobus e midibus turistici sono cresciuti del 29,0% (129/100 il rapporto vendite); i minibus sono calati del 20,0% (56/70) e gli scuolabus, invece, sono aumentati del 25% (40/32).
Nei cinque mesi, quello degli scuolabus è stato l’unico comparto che ha mantenuto il segno più (+14,2%, 225/197). Tutti gli altri hanno accusato una flessione: -13,8% gli autobus per il TPL (736/854); -7,7% gli autobus e midibus turistici (442/479); -6,9% i minibus (231/248).
Nel suo complesso, il comparto degli autobus con ptt superiore a 3,5 t ha chiuso il periodo gennaio-maggio 2019 con una flessione dell’8,1% (con 1.634 vendite su 1.778).