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Si è tenuta oggi a Milano, nella sede di Palazzo Giureconsulti, l’assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica. Nella sessione “aperta” dell’incontro sono intervenuti il presidente federale, Giorgio Quagliuolo, Filippo Bettini, Head of Sustainability & Risk Governance per il gruppo Pirelli, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, e Massimo Temporelli, divulgatore scientifico e fondatore di FabLab Milano.

Quagliuolo nel suo intervento ha fatto riferimento alla difficile situazione in cui i settori della gomma e della plastica si trovano dal punto di vista della percezione da parte dell’opinione pubblica a causa di una campagna informativa fortemente condizionata da una profonda avversione per i prodotti di questo settore industriale e per il loro supposto negativo impatto ambientale.
«Questo perché», ha detto Quagliuolo, «viviamo in una società che per mille ragioni non è disponibile all’approfondimento, a un’analisi logica, al pensiero integrale».

Tutto, ha detto il presidente, si basa oggi sull’innovazione eppure, in Italia, “si fa fatica a innovare nella scuola, dove non decollano la riforma degli istituti tecnici secondari ITS o i corsi di laurea brevi, spesso visti come un ripiego. Né si innova nella politica, intesa come tecnica di governo. Le leggi possono avere un forte potere di innesco dell’economia, ma in Italia spesso vengono approvate dopo l’emergere di un problema, in seguito a un’onda emotiva e con la pretesa di produrre effetti miracolosi. Ma non saranno mai le leggi a promuovere lo sviluppo economico, bensì le attività economiche e industriali che possono essere attivate dalla loro entrata in vigore»

Che cosa devono fare allora le nostre imprese di fronte a questa situazione? Cambiare mentalità, come ha indicato anche il titolo dell’evento, “Innovation Mindset”. Per Quagliuolo devono «abbandonare la mentalità del terzista e del subfornitore, smettere di vivere in un mondo su cui si pensa di non avere influenza o capacità di azione. Dobbiamo invece confrontarci con il mercato, adottare comportamenti responsabili, fondamentali per la nostra reputazione sociale, considerare l’importanza dei cicli di recupero e di riciclaggio e le osservazioni che provengono dai consumatori».
La risposta alle spinte negative di questi tempi, secondo il presidente della Federazione Gomma-Plastica «è puntare sulla formazione delle persone all’interno delle nostre aziende, all’innovazione tecnologica mirata non soltanto ai processi ma anche allo sviluppo di nuovi prodotti».

Tra gli esempi citati promossi dall’associazione confindustriale anche la sperimentazione e lo sviluppo di pavimentazioni in elastomeri riciclati per attività sportive e per l’equitazione con prestazioni e il progetto Tyreplast, «che ci ha consentito di creare un nuovo materiale, in grado di unire proprietà di gomma e plastica per dar vita a un prodotto con elevate caratteristiche di insonorizzazione, oltre ad altri progetti sviluppati con i nostri partner, come Corepla ed Ecopneus».

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