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Shell Lubricants ha pubblicato un libro bianco sull’utilizzo dell’olio idraulico nelle presse per lo stampaggio a iniezione. Il documento fa riferimento alle macchine per lo stampaggio della plastica, ma ipotizziamo che le sue conclusioni siano condivisibili anche per lo stampaggio della gomma.

In particolare il rapporto si basa su ricerche condotte dal gruppo secondo le quali dal 50% al 70% dei dei guasti delle attrezzature sono legati a condizioni inadeguate dell’olio idraulico. In particolare, continua il documento, «I lubrificanti, e in specie l’olio idraulico, giocano un ruolo vitale nel contribuire a prolungare la vita delle attrezzature di stampaggio ad iniezione. Se il sistema idraulico costituisce il cuore di queste macchine, l’olio idraulico non solo trasferisce meccanicamente la potenza in tutto il sistema, ma offre anche protezione alle parti in movimento».

Inoltre la manutenzione carente delle presse e l’incuria nel ricambio dell’olio può determinare una riduzione della produttività dal 5% al 20%. Tra i problemi principali, sempre secondo Shell Lubricants, figurano il deposito di fanghi originati dalla degradazione dell’olio, in particolare ossidazione e degradazione termica, oltre alla presenza di acqua o inclusioni d’aria, che possono alterare anche un aumento della comprimibilità e una perdita di pressione del sistema.

Il documento è stato prodotto da Shell Lubricants per presentare la gamma di fluidi idraulici Shell Tellus, specificamente formulata per soddisfare le esigenze dei moderni sistemi idraulici: ad esempio, l’olio idraulico Shell Tellus S4 ME ha una durata fino a 10 volte superiore rispetto alla vita operativa minima dell’olio standard utilizzato nel settore. Una lunga durata dell’olio significa che le attrezzature possono funzionare più a lungo senza interruzioni e la sua formulazione, che offre protezione dall’usura, contribuisce anche a prolungare la durata della pompa idraulica.

Qui il link per leggere il white paper.

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