I finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Genova 2, hanno sequestrato a metà luglio, nel bacino di Prà Voltri, 5 container di pneumatici provenienti dalla Cina, per un peso complessivo di circa 52 tonnellate, l’equivalente di circa 5.000 pezzi, destinati ad una società di commercializzazione all’ingrosso dell’hinterland milanese che ne avrebbe poi curato la distribuzione sul territorio nazionale mediante una rete di gommisti per la vendita.
Il sequestro, uno dei più importanti del genere in Italia, si inserisce nella specifica attività di contrasto all’importazione ed alla distribuzione, sul territorio nazionale, di merce non rispondente agli standard qualitativi e di sicurezza previsti dalla restrittiva normativa di settore.
In particolare, gli pneumatici rinvenuti riportavano non solo false informazioni di fabbricazione, attraverso l’apposizione di date posteriori a quelle di effettiva produzione, ma certificavano livelli di efficienza prestazionale dubbi e potenzialmente pericolosi; un complesso sistema di frode ingegnosamente ideato con la finalità didistribuire pneumatici dichiarati adeguati a qualsiasi condizione metereologica, ma in realtà non in possesso di tali requisiti.
Uno pneumatico postdatato non può essere commercializzato perché la data di fabbricazione è un obbligo di legge a livello mondiale che non può essere derogato. Se è errata non consente la tracciabilità del prodotto.
Il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti, ha sottolineato l’eccezionalità dell’operazione posta in essere dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane dichiarando: «Il sequestro operato rappresenta il primo esempio su scala internazionale di ritrovamento di pneumatici con data postergata: una grave non conformità che, oltre a configurare gli estremi della contraffazione, può costituire un elemento di pericolosità per la sicurezza stradale. Assogomma e Federpneus da sempre pongono il rispetto delle regole al centro della loro attività congiunta con particolare riguardo alla sicurezza stradale». L’illecito avrebbe fruttato al distributore un guadagno di circa 1.200.000,00 euro.
Guardia di Finanza ed Agenzia delle Dogane stanno adesso operando approfondimenti investigativi volti a verificare la pericolosità di pregresse analoghe spedizioni ovvero la portata nazionale del gravoso fenomeno fraudolento nel suo complesso. Gaetano Sferlazza, dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Genova 2, sottolinea che sul tema «E’ stata inviata una segnalazione attraverso i canali ufficiali cosicché l’informazione sia recepita da tutti gli altri uffici doganali nazionali e dell’UE in modo che questi pneumatici non conformi non trovino un’altra via di ingresso in Europa e di conseguenza in Italia».