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I dati relativi alle immatricolazioni del primo semestre pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) mostrano il mercato nazionale dell’auto in calo: -7,3% a giugno, con 174.702 immatricolazioni (nello stesso mese del 2017 erano state 188.363 le vetture nuove vendute), e -1,5% nel primo semestre, nel quale le vendite sono state 1.120.829 contro 1.137.299 dello stesso periodo dell’anno scorso (-1,5%).
Secondo Gianmarco Giorda, direttore dell’associazione, la flessione sarebbe dovuta, in larga parte, al pesante calo delle auto diesel nel mese di giugno: -17% rispetto allo stesso mese del 2017, mentre nel semestre la flessione è stata del 6%. Escludendo dai calcoli questo tipo di vetture, il mercato mostrerebbe una crescita del 6% nel mese e del 5% nel semestre.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor (CSP), oltre al calo delle vendite delle auto diesel, avrebbero influito negativamente sulla domanda di vetture nuove la politica commerciale adottata da FCA (Fiat Chrysler Automobiles), che avrebbe deciso di privilegiare le vendite ai privati rispetto a quelle, meno remunerative, di altri canali di diffusione, e le incertezze della situazione politica che hanno contrassegnato la prima parte dell’anno. Le prospettive per il secondo semestre, tuttavia, sembrano improntate a un moderato ottimismo, stando ai dati Istat di giugno. L’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2010 = 100) è aumentato da 113,9 a 116,2 e quello del clima di fiducia delle imprese (Iesi, Istat economic sentiment indicator) pure è aumentato, passando da 104,6 a 105,4. In linea con questi miglioramenti, è aumentata anche la propensione all’acquisto dei beni durevoli, tra cui l’automobile, con l’indice in crescita da -50 a -43,4.

Ritornando alle immatricolazioni, i dati riguardanti le marche nazionali riportati dall’Anfia indicano, nel complesso, una flessione sia nel mese che nel semestre. A giugno le vendite sono diminuite del 19,0% (43.795 su 54.057, con la quota di mercato scesa dal 28,0% al 25,1%). Notevole il calo dei marchi FCA – Fiat, Alfa Romeo, Lancia/Chrisler, Jeep – , che hanno chiuso il mese con 43.343 immatricolazioni a fronte delle 53.712 del giugno 2017 (-19,3% e quota calata dal 28,5% al 24,8%). In questo gruppo il solo marchio Jeep ha venduto di più (7.713 immatricolazioni a fronte di 4.023; +91,7%), più che raddoppiando anche la quota (dal 2,1% al 4,4%). Nell’ambito delle altre marche nazionali, Ferrari ha incrementato le vendite del 50% (57 immatricolazioni su 38), Maserati del 2,1% (242 su 237) e Lamborghini del 40% (28 su 20).
Andamento in fotocopia nel semestre. Nel periodo gennaio-giugno le marche nazionali hanno venduto 305.278 unità (-9,0% su 335.274 del primo semestre di un anno fa), con una quota di mercato del 27,2% contro il 29,5% dello stesso periodo 2017. Il Gruppo FCA ha totalizzato 302.847 vendite, che hanno significato una flessione del 9,1% rispetto all’anno scorso, quando in gennaio-giugno erano state immatricolate 333.065 vetture nuove, e un calo della quota di mercato dal 29,3% al 27,0%. Anche adesso il brand Jeep si è distinto per il suo andamento positivo: +100,8%, con 48.044 immatricolazioni contro 23.926 e la quota di mercato più che raddoppiata (dal 2,1% al 4,3%). Anche Alfa Romeo (Gruppo FCA), Ferrari e Lamborghini hanno chiuso il semestre col segno più: +8,1%, +12,0% e +13,2% rispettivamente.
Per quanto riguarda le immatricolazioni dei veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra fino a 3,5 t), i dati attualmente disponibili – elaborati dal Centro Studi e Statistiche di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) – si riferiscono a maggio 2018. Secondo Unrae, questa tipologia di veicoli ha chiuso il mese con una flessione del 2,7% rispetto a maggio 2017 (16.494 immatricolazioni a fronte di 16.954) e il periodo gennaio-maggio con un incremento dell’1% (74.170 vendite di veicoli nuovi contro le 73.439 dello stesso periodo dell’anno prima).
Anche nel caso dei veicoli industriali e degli autobus i dati disponibili – elaborati dall’Anfia – arrivano a maggio. Secondo l’associazione, in questo mese il mercato degli autocarri con ptt superiore a 3,5 t e quello dei rimorchi e semirimorchi della stessa categoria hanno avuto andamento opposto: le immatricolazioni degli autocarri nuovi sono aumentate del 15,0% rispetto a maggio 2017 con 2.226 libretti di circolazione rilasciati contro 1.936, mentre quelle dei rimorchi e semirimorchi sono diminuite del 7,1%, essendo scese da 1.362 a 1.265. Il cumulato dei primi cinque mesi dell’anno presenta, invece, un aumento dei libretti di circolazione rilasciati a entrambe le categorie di veicoli: +15,0% nel caso degli autocarri (11.757 contro 10.225) e +7,4% nel caso dei rimorchi e semirimorchi (8.265 a fronte di 7.692).
Positivi anche i dati relativi agli autobus. Questo mercato ha realizzato, complessivamente, un incremento sia nel mese che nei cinque mesi: a maggio è aumentato del 29,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso con 443 immatricolazioni contro 343, e nel periodo gennaio-maggio è cresciuto del 16,0% (1.839 nuove registrazioni su 1.586).
Interessante l’osservazione, nell’ambito di questa categoria di veicoli, dell’opposto andamento degli autobus turistici e degli scuolabus. I primi sono diminuiti sia nel mese (102 su 114, -10,5%) che nei cinque mesi (482 su 504, -4,4%); i secondi, invece, hanno messo a segno un aumento in entrambi i periodi: +78,9% a maggio, con 34 immatricolazioni su 19, e +28,8% a gennaio-maggio, con 197 nuove registrazioni contro 153.

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