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Pochi giorni prima che in Canada i potenti del mondo dessero pessima prova di sé nell’infruttuoso incontro del G7, contrassegnato dal clamoroso rifiuto del presidente Usa Donald Trump di sottoscrivere il documento finale congiunto, Washington ospitava invece un incontro tra le associazioni mondiali dei produttori di pneumatici che ha mostrato uno spirito decisamente più ecumenico. Dal 5 al 6 giugno la capitale degli Usa è infatti stata la sede della convention cui hanno partecipato Etrma, l’associazione europea dei produttori di pneumatici e articoli tecnici, con i suoi omologhi canadese (Trac), giapponese (Jatma), coreana (Kotma) e, naturalmente, statunitense (Ustma). Sul tavolo argomenti di fondamentale importanza per l’industria e gli altri protagonisti del settore, a partire dall’impegno sulla sostenibilità e l’ambiente per arrivare alla discussione sul panorama regolatori globale e la definizione di una piattaforma per accrescere il dialogo.

In un comunicato congiunto (in questo caso sottoscritto da tutti) si legge che «le nostre associazioni comprendono le principali aziende produttrici di pneumatici del mondo e la maggioranza della capacità produttiva globale. Impegnarsi in un dialogo sui problemi esistenti ed emergenti e sviluppare una visione condivisa per la crescita e la sostenibilità è importante per accrescere il nostro impegno reciproco nell’assicurare un positivo impatto sociale all’industria dei pneumatici. Il meeting ha reso più facile una discussione pertinente, reso più forti le nostre associazioni industriali e ha presentato un prospettiva macro su questioni che hanno un impatto  globale sul nostro ambiente operativo”. Per Etrma ha partecipato la segretaria generale dell’associazione, Fazilet Cinaralp.

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