Entro il 2030 il numero di veicoli elettrici in circolazione nei principali mercati automobilistici mondiali (Cina, Europa, Stati Uniti) raggiungerà quota 164 milioni di unità, aumentando i volumi di oltre 65 volte rispetto alle 2,5 milioni di unità del 2017. A livello di mercati, la Cina, che è già attualmente prima al mondo in quanto a diffusione di veicoli elettrici con 1,2 milioni di unità circolanti nel 2017, rafforzerà notevolemente la propria leadership mondiale arrivando entro il 2030 a quota 73,7 milioni. Dietro la Cina, seguiranno a grande distanza Europa e Stati Uniti, rispettivamente con 45,4 e 45 milioni di unità circolanti. Queste previsioni derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec (che è la struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico) sulla base di uno studio realizzato dalla società di consulenza internazionale PwC, che ha analizzato l’andamento del mercato automobilistico nei prossimi anni guardando soprattutto alle principali tendenze di medio-lungo periodo: mobilità elettrica, connettività, guida autonoma.
Come emerge dalla tabella, i veicoli elettrici aumenteranno gradualmente la loro penetrazione fino al 2020, per poi accelerare considerevolmente a partire dal 2025. Secondo lo studio di PwC, la diffusione delle auto elettriche sarà spinta dalle sempre più stringenti normative dei governi sulle emissioni, dal miglioramento della rete dei punti di ricarica, oltre che dal calo dei prezzi delle batterie.
L’auto elettrica sarà dunque sempre più presente nella mobilità del domani. Naturalmente, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, la transizione ai veicoli elettrici richiederà un grosso sforzo da parte dei nuovi fornitori di infrastrutture di ricarica, dei governi chiamati a esercitare la funzione di regolamentazione, di definizione degli standard e di incentivazione, nonché dell’industria automobilistica, già da oggi impegnata nel migliorare l’autonomia dei veicoli e in generale nello sviluppare auto e batterie dalle prestazioni sempre migliori. Anche il mondo delle forniture e delle subforniture sarà fortemente interessato, compresa l’industria della gomma. Se infatti non sono prevedibili grandi trasformazioni per quanto riguarda l’interno dell’abitacolo, la totale trasformazione dei sistemi di propulsione senz’altro richiederà l’introduzione di nuovi particolari in gomma e la scomparsa di molti prodotti attualmente invece indispensabili nei motori termici. Il comparto è avvisato e dovrà senz’altro prepararsi per tempo alle future trasformazioni.