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Si chiama TEX34αIII l’estrusore bivite del gruppo giapponese JSW, presentato per la prima volta lo scorso ottobre all’IPF, l’International Plastics Fair di Tokyo , e ora, annuncia l’azienda, pronto al debutto sul mercato europeo. L’estrusore, che JSW conferma utilizzabile anche per la produzione di mescole in gomma, si distingue per un diametro di 36 mm della vite con un momento meccanico di
18,2 Nm/cm3, particolarmente versato, secondo il produttore, per una mescolazione efficace e “gentile” anche a basse velocità e, quindi, a basse temperature, ideali per non causare alterazioni delle qualità della mescola. Un limitatore impedisce che, a valori elevati di coppia, la vite possa provocare danni al motore. JSW dichiara valori di produttività fino a 500 kg/h per mescole di polipropilene e talco, 250 kg/h per masterbatch e 150 kg/h per blend che comprendano polimeri come ABS e ABS/PC.

È possibile avere la macchina in versione standard oppure in versione ultra-compatta, con il cabinet di controllo incorporato nella base (vedi la foto), fino a raggiungere le dimensioni, particolarmente contenute, di 4.250 mm in lunghezza, 1.250 mm in larghezza e 1.200 mm di altezza nel punto più alto, per un peso complessivo di 3.500 kg. Spiega le differenze tra le due versioni Jun Kakizaki, general manager di JSW Europe, che ha sede a Düsseldorf, in Germania: «La versione standard ha un cabinet separato perché a volte i clienti preferiscono tenerlo in un ambiente separato, per proteggerlo dalla polvere o dallo sporco, durante impieghi impegnativi. Si presta inoltre a essere customizzata per usi specifici. La versione ultra-compatta, d’altro canto, si rivela particolarmente adatta per impieghi in laboratorio, dove lo spazio può essere limitato».

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