Circa 1.400.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso recuperati dal 2011 ad oggi: messi in fila sono pari a più di due volte la circonferenza terrestre; materiali che vengono recuperati e non dispersi nell’ambiente: 80.000 tonnellate – pari a 8 torri Eiffel – di granuli e polverini di gomma riciclata venduti sul mercato ogni anno trasformati in nuovi prodotti, che sono esempio perfetto di economia circolare. Questi alcuni dei risultati che Ecopneus ha presentato in un convegno oggi alla Residenza di Ripetta a Roma.
I benefici della circular economy nella filiera PFU sono tangibili: meno CO2 prodotta, meno acqua e risorse naturali consumate, meno importazioni di materiali vergini, 700 persone impiegate da 100 imprese qualificate che stanno investendo e crescendo, redistribuzione di ricchezza attraverso l’indotto. Sono questi i dati elencati dal direttore di Ecopneus, Giovanni Corbetta. Con la gomma riciclata si fanno asfalti modificati per strade più durevoli e sicure, pannelli per insonorizzare gli edifici, campi di calcio con ottime performance e minore consumo di acqua, pavimentazioni sportive per varie discipline, inclusa l’equitazione, con gioia di cavalli e cavalieri.
Durante il convegno sono state presentate varie esperienze, insieme ai dati dei benefici ambientali, sociali ed economici, sia della situazione attuale – che vede un 56% del volume totale recuperato come materia e un restante 44% come energia nei cementifici – che di quella futura. In una prospettiva, simulata dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, che mette a confronto due scenari estremi e alternativi (100% recupero di materia contro 100% recupero nei cementifici) e che dimostra come, con il totale recupero di materiale, si possano evitare emissioni di CO2 equivalenti a quasi 300.000 auto circolanti, risparmiare risorse pari al peso di 100 Tour Eiffel e acqua pari a circa 450 piscine olimpioniche, oltre a produrre valore aggiunto per il Paese e nuovi posti di lavoro.
«Lo studio – ha affermato Andrea Barbabella della Fondazione Sviluppo Sostenibile – rivela come il principale beneficio in termini economici e occupazionali del recupero dei Pfu risieda in primo luogo nel risparmio sulla spesa corrente associato alle importazioni di materie prime evitate, che renderebbe disponibili risorse economiche per nuovi investimenti a scala nazionale e, a seguire, aumenterebbe redditi e consumi interni consentendo un ingente vantaggio di sistema per il Paese». Nel dettaglio, ha continuato l’esperto, «in uno scenario di 100% di riciclo il vantaggio stimato per l’Italia risulterebbe pari a circa 400 milioni di euro di valore aggiunto e a oltre 6.000 unità di lavoro dirette, indirette e indotte, contro i 30 milioni di valore aggiunto e poco meno di 500 unità di lavoro per lo scenario 100% recupero energetico».
Ecopneus ha dedicato nel suo Report un focus alla Terra dei Fuochi, dove sono state raccolte oltre 16mila tonnellate nell’ambito del Protocollo speciale col ministero dell’Ambiente e dove sorgerà, nel quartiere di Scampia a chiusura del cerchio del recupero dei pneumatici abbandonati nelle province di Napoli e Caserta, un campo di calcio regolamentare realizzato con i granuli di gomma riciclata da Pfu.
Ecopneus presenta il report e fa un regalo a Scampia
