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Il mercato italiano dell’auto ha chiuso il 2016 rispettando in pieno le previsioni secondo le quali le immatricolazioni avrebbero superato quota 1,8 milioni di unità. Per l’esattezza, i dati pubblicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), dicono che il conteggio si è fermato a 1.824.968 vetture, che significano una crescita del 15,8% rispetto al 2015, quando le auto immatricolate sono state 1.575.737. Anche dicembre, che ha fatto registrare il trentunesimo incremento mensile consecutivo, ha messo a segno una crescita a due cifre: +13,1%, con 124.438 unità contro le 110.060 dello stesso mese dell’anno prima. Il mercato, quindi, continua a crescere e, anche se è ancora lontano (-26,8%) dalla vetta ante-crisi di 2.493.106 vendite registrate nel 2007, il risultato del 2016 rappresenta un passo avanti notevole dell’Italia – quarto mercato dell’UE dopo Germania, Regno Unito e Francia – verso livelli di immatricolazioni superiori ai 2 milioni/anno, adeguati alle potenzialità del nostro paese. Secondo il Centro Studi Promotor, il livello delle immatricolazioni dovrebbe attestarsi a 2.031.000 unità nel 2017 per poi superare il divario finale nel 2018. La forza trainante della risalita sarebbero le prospettive di ripresa dell’economia, anche se con un tasso di sviluppo modesto, che tuttavia continuerebbero a spingere la domanda di sostituzione che il crollo delle immatricolazioni provocato dalla crisi rende ancora consistente.

Un impulso importante alle vendite del 2016 è certamente venuto dall’agevolazione fiscale consentita dal superammortamento del 140% del costo d’acquisto dei beni di impresa, tra i quali l’auto, introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 e confermato anche nella Legge di Bilancio 2017.

Un dato interessante che emerge dal confronto 2015-2016 è la riduzione dell’incidenza delle immatricolazioni delle vetture piccole e delle utilitarie, mentre è aumentata quella delle vetture della gamma alta (lusso, sportive, SUV grandi e Monovolumi grandi), che hanno registrato un aumento del 29% a dicembre e del 23% nell’anno. Le vendite di SUV di tutte le dimensioni sono state 14.000 nel mese (+14%), con una quota del 28% sul mercato totale, e 482.000 nell’anno (+25%), con una quota del 26%.

Secondo dati Istat, l’indice della fiducia dei consumatori (base 2010 = 100) a dicembre è migliorato, salendo a 111,1 da 108,1 di novembre, e questo cambiamento si è riflesso anche in un leggero miglioramento (da -54 a -53) della valutazione della convenienza attuale all’acquisto di beni durevoli, tra cui l’automobile, mentre sono calate le intenzioni di acquisto futuro (indice da -71 a -76).

Anche l’indice generale del clima di fiducia delle imprese è sceso a dicembre: da 101,4 di novembre a 100,3.

Le marche nazionali hanno registrato un aumento sia nel mese che nell’anno: 37.178 vendite a dicembre (+14,6%), con la quota di mercato salita al 29,9% dal 29,5% del dicembre 2015, e 531.210 immatricolazioni nei dodici mesi (+18,5%), con la quota che si è portata dal 28,5% di un anno fa al 29,1%.

Stesso andamento nell’ambito dei marchi Fiat Chrysler Automobiles (FCA), escludendo Ferrari, Maserati e Lamborghini: a dicembre le vendite sono aumentate del 14,1% (da 32.335 a 36.894), con la quota passata dal 29,4% al 29,7%; nell’intero 2016 l’incremento delle immatricolazioni è stato del 18,4% (da 446.134 a 528.189) e la quota è salita dal 28,3% al 28,9%.

Nel comparto dei veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra fino a 3,5 t) e dei veicoli industriali (con peso totale a terra superiore alle 3,5 t), i dati attualmente disponibili, pubblicati da Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), si riferiscono ai primi 11 mesi del 2016 e mostrano in entrambi i settori un andamento del mercato che ricalca quello delle autovetture: aumento sia nel mese che nel periodo gennaio-novembre.

Per quanto riguarda i VCL, a novembre le immatricolazioni sono state 21.850, con una crescita del 63,6% sullo stesso mese del 2015, quando sono stati venduti 13.357 autocarri leggeri. Negli undici mesi del 2016 sono state raggiunte 171.117 vendite, che hanno significato una crescita del mercato del 43,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, quando sono state vendute 119.090 unità.

Secondo le stime Unrae, il mercato dovrebbe chiudere il 2016 a quota 190.000 vendite, e grazie alla proroga del superammortamento anche al 2017, per quest’anno ci si dovrebbe aspettare un incremento delle vendite del 40%.

Sul fronte dei veicoli industriali con ptt tra 3,5 t e 16 t il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae ha elaborato per il mese di novembre una crescita del mercato del 67,9% rispetto al novembre 2015, con 2.250 immatricolazioni contro 1.340, e per il periodo gennaio-novembre una vendita di 20.113 autocarri pesanti a fronte dei 14.051 dello stesso periodo dell’anno prima (+43,1%).

Nella categoria dei veicoli con ptt superiore alle 16 t novembre ha chiuso con 1.750 immatricolazioni contro 1.033 (+69,4%) e gli undici mesi hanno registrato vendite per 15.560 unità contro 11.007 (+41,4%).

Il 2016 dovrebbe chiudere, secondo Unrae, con un mercato di oltre 21.000 autocarri con peso totale a terra compreso tra 3,5 t e 16 t e di oltre 16.500 unità per i mezzi con ptt ≥16 t.

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