Fu la Wacker, nel 2015, la prima azienda produttrice di silicone liquido ad annunciare lo sviluppo di un metodo di stampa 3D con questo materiale (ne demmo notizia qui). Ora anche la californiana ALT, una società specializzata nella stampa 3D, ha annunciato di avere sviluppato un nuovo sistema di manifattura additiva in grado di depositare materiali siliconici mediante un processo utile per creare dispositivi medicali, sensori, guarnizioni e tessuti anatomici.
Il sistema consente, tra l’altro, di stampare in un’unica fase di lavorazione utilizzando diversi tipi di materiali siliconici. Questo nonostante le caratteristiche del silicone liquido che non possiede la proprietà di raffreddarsi e solidificarsi in tempi brevi dopo essere stato depositato da un ugello di stampa. Per dimostrare l’efficacia del processo, ALT ha creato un modello di una sezione di gamba umana (nella foto sopra), completa di pelle, ossa, fibre muscolari e tessuti adiposi, tutti realizzati con siliconi diversi. Secondo i responsabili dell’azienda, la tecnologia può essere facilmente adattabile alla produzione di custodie per cellulari, solette interne per scarpe, parti per l’automotive, sistemi di ausilio per l’udito, adesivi e anche guarnizioni, cosa che potrebbe interessare alle aziende italiane del comparto.
Nella foto sotto un altro esempio di prodotto in silicone ottenuto attraverso la nuova tecnologia.