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Semaforo sempre verde sul mercato delle auto a giugno e nel primo semestre. I dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) confermano lo stato di buona salute di cui gode il mercato nazionale.

A giugno le immatricolazioni sono cresciute dell’11,9%, con 165.208 unità registrate contro le 147.661 del giugno 2015. È la sesta crescita mensile consecutiva a due cifre e la venticinquesima mensile consecutiva in assoluto.

Interessanti i dati del semestre. Le immatricolazioni sono aumentate del 19,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un consuntivo di 1.041.854 unità vendute a fronte delle 874.381 vendite di gennaio-giugno 2015. Non succedeva dal 2011 che il primo semestre dell’anno superasse il milione di vetture immatricolate. Un contributo notevole a tale incremento è venuto certamente dall’acquisto del nuovo per sostituire il vecchio, tenuto troppo a lungo in vita a causa della crisi.

Secondo Aurelio Nervo, presidente dell’Anfia, nella seconda metà dell’anno la sostituzione dei veicoli datati potrebbe rallentare per una serie di concause quali il calo fisiologico stagionale degli acquisti nel periodo estivo, l’aumento della benzina e del gasolio e il peggioramento dell’indice di fiducia dei consumatori. Secondo l’Istat, l’indice della fiducia dei consumatori a giugno è sceso da 112,5 di maggio a 110,2 (base 2010 = 100), ed è calato anche quello delle imprese (Iesi: Istat Economic Sentiment Indicator), da 103 di maggio a 102,2 (base 2010 = 100). Nell’ambito dei beni durevoli, tra i quali si colloca l’automobile, la valutazione della convenienza all’acquisto pure è diminuita (da -32 a -40), mentre sono migliorate le intenzioni di acquisto futuro (da -71 a -60).

Sempre secondo stime Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1% su base mensile, ma è diminuito dello 0,4% su base annua.

Per quanto riguarda possibili previsioni del mercato nella seconda metà dell’anno, secondo il Centro Studi Promotor, la proiezione sull’intero 2016 del tasso di crescita delle vendite del 19,2% registrato nel primo semestre porterebbe a prevedere un volume di vendite di 1.877.000 veicoli nuovi: un livello, in pratica, confrontabile con quello pre-crisi e, quindi, certamente più aderente alla realtà fisiologica di un mercato come quello italiano, con un parco circolante di 37 milioni di vetture.

Le marche nazionali hanno registrato un aumento sia nel mese che nel semestre. A giugno hanno totalizzato 47.646 immatricolazioni a fronte di 42.000 del giugno 2015 (+13,4%%), innalzando la quota di mercato dal 28,4% del giugno scorso al 28,8% del giugno di quest’anno. Nel semestre sono state vendute 304.771 vetture nuove (+22,1% su 249.610 di gennaio-giugno di un anno fa), con una quota di mercato salita al 29,3% dal 28,6% dello stesso periodo 2015.

Situazione in fotocopia quella realizzata da Fiat Chrysler Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati): +13,6% nel mese (47.453 immatricolazioni su 41.784), con la quota salita al 28,7% dal 28,3%, e +22,1% nel semestre (303.409 vendite su 248.423), con la quota passata dal 28,4% di un anno fa al 29,1%.

Sul fronte dei veicoli commerciali leggeri e industriali, i dati attualmente disponibili si riferiscono ad aprile 2016. Secondo Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) i veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra fino a 3,5 t), hanno chiuso il mese con 14.511 immatricolazioni (10.978 nell’aprile 2015), mettendo a segno una crescita del 32,2%, e il primo quadrimestre dell’anno con un totale di 54.255 vendite di veicoli nuovi (41.562 in gennaio-aprile 2015), con una crescita, quindi, del 30.5%.

Per quanto riguarda gli autocarri (ptt superiore a 3,5 t), secondo l’Anfia ad aprile sono stati immatricolati 1.724 nuovi veicoli (+61% rispetto ad aprile 2015) e 1.160 rimorchi e semirimorchi pesanti (+33,2%). Nel primo quadrimestre, invece, le vendite di autocarri nuovi sono state 6.292 (+27,4% su gennaio-aprile 2015) e quelle di rimorchi e semirimorchi pesanti nuovi 5.121 (+39,3%).

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