Comet ha annunciato l’acquisizione, avvenuta il 31 maggio 2016, di Laborsil, azienda fondata nel 2006 che produce mescole siliconiche e fluorosiliconiche. «L’acquisizione è un tassello importante per la nostra strategia di crescita – dichiara l’amministratore delegato Matteo Bernini – perché ci consente di completare l’offerta dei prodotti verso i propri clienti disponendo da oggi anche delle mescole siliconiche». Comet rafforza così il proprio importante ruolo sul mercato italiano e internazionale che, attraverso un costante lavoro di ricerca e di sviluppo del prodotto, ha portato l’azienda a sviluppare finore oltre 4.000 diverse formulazioni di mescole in gomma, suddivise in ricette standard e ad hoc, che vanno a fornire diversi ambiti industriali dagli elettrodomestici all’automotive, dal settore dell’edilizia a quello del gas, come a quello idrico, e ancora dall’industria mineraria a quella calzaturiera.
La spinta all’innovazione – di cui l’acquisizione del 100% di Laborsil è un passo importante – rappresenta un ulteriore tassello nel processo di sviluppo di Comet, testimoniato anche dal trasferimento nel nuovo stabilimento di Coccaglio (BS), inaugurato lo scorso 27 maggio 2016. Nata nel 1980, l’azienda è controllata al 100% da BHF S.r.l., l’holding di proprietà della famiglia Bernini, e ha chiuso il 2015 in crescita con un fatturato di 43 milioni di euro, con una produzione annua di circa 20 mila tonnellate di mescole di gomma e con un numero di 86 dipendenti.
Laborsil invece, che ha sede a Bergamo, ha un fatturato di 5,8 milioni di euro e 12 dipendenti. L’acquisizione conferma anche il radicamento di Comet sull’asse strategico di Bergamo e Brescia. Gli ex soci operativi di Laborsil, Aristide Plebani e Tiziano Tresoldi, resteranno in azienda garantendo continuità aziendale e il trasferimento di competenze necessario. «L’importanza di questa acquisizione – sono ancora le parole dell’amministratore delegato di Comet Matteo Bernini che gestisce l’azienda insieme alla sorella Simona ed al padre Lorenzo – consente a Laborsil di proseguire nel percorso di crescita che ha intrapreso, potendo investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo, come sulla crescita commerciale e tecnica, potenziando la propria presenza all’estero»