Skip to main content

Il mercato italiano dell’auto ha chiuso il 2015 confermando l’inversione di tendenza avviata nel 2014. I dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) indicano una chiusura di dicembre ancora al rialzo, con 109.395 immatricolazioni, corrispondenti a un incremento del 18,7% rispetto al dicembre del 2014, quando le immatricolazioni di vetture nuove sono state 92.199, e un aumento delle vendite nell’intero 2015 del 15,8% rispetto all’anno prima, con 1.574.872 unità vendute su 1.360.578.

Anche se i numeri sono ancora lontani da quelli pre-crisi del 2007, quando le immatricolazioni furono 2.493.105, la crescita a doppia cifra sottolinea l’ottimo andamento del mercato italiano dell’auto nel 2015 e rappresenta la conferma di una ripresa in atto o, perlomeno, di un progressivo avvicinamento al numero di immatricolazioni di 1,8-1,9 milioni che, secondo Aurelio Nervo, presidente di Anfia, costituisce un traguardo adeguato alle capacità economiche che il nostro paese è in grado di sviluppare.

Anche il portafoglio ordini ha chiuso l’anno scorso col segno più sia a dicembre che nei dodici mesi: +23% a dicembre, con 153.000 contratti firmati, e +17% nell’anno, con 1.637.000 ordini complessivamente effettuati.

Secondo dati Istat, lo scenario economico-finanziario, anche se variato di poco, non è, tuttavia, ancora propriamente confortante. L’indice della fiducia dei consumatori (base 2010 = 100) è sceso a dicembre a 117,6 da 118,4 di novembre, e questo cambiamento di clima è espresso anche dal calo della valutazione della convenienza all’acquisto dei beni durevoli, tra i quali l’automobile, sia immediato (da -34 a -36) che futuro (da -66 a -72).

Uno sguardo ai dati del mercato riguardanti le marche nazionali dice che queste hanno registrato a dicembre un aumento delle vendite del 27,1% con 32.344 immatricolazioni di vetture nuove contro 25.453 del dicembre 2014 e con una quota di mercato salita al 29,6% dal 27,6% di un anno fa. Nei dodici mesi hanno totalizzato 448.105 immatricolazioni, mettendo a segno un incremento del 18,3% rispetto all’anno prima, quando le unità vendute sono state 378.742, e innalzando la quota di mercato dal 27,8% al 28,5%.

Situazione in fotocopia quella realizzata dai marchi Fiat Chrysler Automobiles (FCA), escludendo Ferrari, Maserati e Lamborghini: aumento sia nel mese che nell’anno. A dicembre le vendite sono aumentate del 27,1% (da 25.358 a 32.228), con la quota salita dal 27,5% al 29,5%; nell’intero 2015 l’incremento delle immatricolazioni è stato del 18,3% (da 376.859 a 445.987) e la quota è passata dal 27,7% al 28,3%.

Nel comparto dei veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra fino a 3,5 t) i dati pubblicati da Unrae, relativi a undici mesi, indicano un imponente aumento delle immatricolazioni a novembre del 37%, con 13.800 veicoli venduti a fronte dei 10.075 dello stesso mese del 2014. La portata del balzo, notevole, è chiaramente dovuta al “superammortamento” previsto come agevolazione fiscale dal ddl di stabilità, che consente di ammortizzare il 140% del costo d’acquisto dei veicoli da lavoro in quanto beni strumentali. Nel periodo gennaio-novembre sono stati immatricolati 119.858 mezzi (+11,5% rispetto ai 107.474 dello stesso periodo dello scorso anno). Il dato ha risentito, ovviamente, del benefico effetto prodotto sul mercato dalle vendite registrate a novembre, tanto è vero che supera, con un mese di anticipo, quello registrato nell’intero 2014, quando sono state vendute 119.008 unità.

Secondo stime Unrae, il settore chiuderebbe il 2015 con una crescita delle vendite del 12-13%, alla quale corrisponderebbero 135.000 immatricolazioni.

css.php