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Secondo quanto riporta il Rubber Journal Asia, pubblicazione particolarmente aggiornata sull’andamento del mercato della gomma in Estremo Oriente, il prezzo al chilogrammo della gomma naturale tailandese (in fogli) proveniente dal nuovo raccolto dovrebbe attestarsi, intorno alla metà di maggio, su un valore compreso tra 65 e 75 baht (tra 1,79 e 2,08 euro). Una quotazione ben superiore a quella registrata soltanto lo scorso dicembre, quando era di appena 43 baht al chilogrammo (circa 1,19 euro).

A fornire queste previsioni ottimistiche per i produttori tailandesi è stato il ministro dell’Agricoltura del paese, Amnuay Patise, che le motiva con una crescita degli ordinativi da parte della Cina e con l’ordine d’acquisto per 200.000 tonnellate, per un valore di 10 miliardi di baht, deciso dallo stesso governo tailandese per il suo programma di mantenimento degli stock. Altre buone notizie potrebbero giungere il 12 marzo, giorno in cui si attende la definizione di un accordo commerciale tra Tailandia e Cina, che prevederebbe lo scambio tra gomma e riso tailandesi e tecnologie ferroviarie cinesi. Anche la Russia pare abbia espresso interesse per la gomma tailandese.

Infine, i ministeri economici tailandesi hanno concordato di utilizzare un maggior quantitativo di gomma nella costruzione e manutenzione di strade, allo scopo di sostenere il prezzo della gomma naturale.

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