Dopo sei anni consecutivi di calo delle immatricolazioni, il mercato dell’auto e dei veicoli commerciali leggeri nel 2014 è tornato a chiudere in positivo. Non accadeva dal 2007.
I dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) indicano una chiusura di dicembre al rialzo (il settimo incremento mensile consecutivo) con 91.518 immatricolazioni di autovetture – una crescita del 2,4% rispetto a dicembre del 2013, quando le vetture vendute erano state 89.415 – e una chiusura dell’anno con 1.359.616 vendite, in aumento del 4,2% su 1.304.648 unità complessive del 2013.
Secondo stime Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), per il mercato 2015 sarebbe attesa, prevedibilmente, una crescita del 3%, con immatricolazioni nell’intorno di 1.400.000 unità.
Anche se ancora pesante il confronto col picco del 2007, quando le immatricolazioni furono 2.493.105, il dato del 2014 rappresenta certamente «un segnale di incoraggiamento per un settore che da anni accusa i colpi della crisi economica», come ha dichiarato Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia.
Le marche nazionali hanno registrato a dicembre un aumento delle vendite dell’1,4% (25.355 immatricolazioni di vetture nuove su 25.004 del dicembre 2013, ma quota di mercato scesa dal 28,0% al 27,7%). Nei dodici mesi hanno archiviato una crescita dell’1%, con 378.591 vendite contro 374.920 del 2013, ma con la quota di mercato anche in questo caso in flessione, dal 28,7% al 27,9%.