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Ancora un altro possibile utilizzo per i pneumatici fuori uso. I ricercatori del Dipartimento di Energia dell’Oak Ridge National Laboratory (ORNL), nel Tennessee, stanno sviluppando un anodo in grado di aumentare la capacità, la durata e l’ecocompatibilità delle batterie agli ioni litio rispetto a quelle attualmente esistenti in commercio. Nella loro ricerca, basata sulla modifica delle caratteristiche microstrutturali del carbon black, hanno trovato che il nero di carbonio ottenuto per pirolisi dai pneumatici fuori uso (PFU) consente di realizzare anodi speciali capaci di aumentare la capacità delle batterie agli ioni litio nelle quali sono impiegati. Test di laboratorio hanno dimostrato che dopo cento cicli la capacità era ancora di quasi 390 milliamperora per grammo. Secondo il team di ricerca dell’ORNL, questo risultato è dovuto alla particolare microstruttura porosa posseduta dal carbon black ricavato dai PFU, che presenta una superficie attiva maggiore di quella della grafite commerciale normalmente usata nelle attuali batterie. La tecnica di pretrattamento del nero di carbonio, brevettata, è descritta in un articolo pubblicato sulla rivista RSC Advances.

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Evidenti i vantaggi che la diffusione della nuova tecnologia (in via di brevettazione) produrrebbe sul piano economico e ambientale: le batterie agli ioni litio trovano impiego nella produzione di energia nei veicoli elettrici e nello stoccaggio dell’energia elettrica; la nuova fonte del carbon black per la produzione degli anodi ridurrebbe l’accumulo di pneumatici fuori uso.

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